Post

Marcuse e Benjamin: la denuncia delle contraddizioni del presente

Marcuse e Benjamin: la denuncia delle contraddizioni del presente Entrambi i filosofi affrontano e discutono della condizione dell'uomo nella civiltà industriale e tecnologica. Marcuse: Marcuse afferma che nella società industriale è presente una quota addizionale di repressione  infatti l'uomo è asservito al principio della prestazione ➡ il quale comporta il soffocamento del principio di piacere che presiede alla sessualità Inoltre il filosofo sostiene che vi sono tre vie di uscita dalla condizione di repressione: L'arte   ➡  perché alimenta l'utopia ovvero la speranza che sia possibile ribellarsi alla logica del lavoro e della fatica; L'eros ➡ è una forza dirompente e "sovversiva" che comporta una contrapposizione all'ordine costituito Il "Grande rifiuto"  ➡    deve essere opposto dai nuovi soggetti rivoluzionari al sistema capitalistico. Benjamin: Benjamin sostiene che l'emancipazione dell'uomo è attesa messianica di un istante r...

Sartre: l'esistenzialismo come umanismo

 L'esistenzialismo come umanismo Sartre afferma che le cose sono "essere in sé" in quanto: Sono prive di coscienza ; Sono opache a se stesse ; Sono semplicemente presenti ; Sono caratterizzate dalla determinatezza ; Inoltre sostiene che la coscienza è "essere per sé" perché: È fonte del significato delle cose È autotrasparente È caratterizzata dalla libertà E coincide con il nulla ➡ il quale è possibilità di annullare e trascendere i dati di fatto. Il filosofo francese sostiene che l'uomo è condannato alla libertà : Perché non sceglie la propria esistenza Perché prova disperazione e angoscia per il peso della responsabilità In aggiunta supporta l'idea che il conflitto tra gli essere umani è inevitabile  infatti ognuno tende a oggettivare l'altro  ➡ l'uomo prova vergogna quando è reso oggetto dello sguardo altrui ↳ il quale lo espropria della soggettività e minaccia la sua libertà Infine Sartre  opera una sintesi tra esistenzialismo e marxismo, s...

Heidegger: Il problema dell' "Esserci" e la questione ontologica

 Il problema dell' "Esserci" e la questione ontologica Heidegger affronta la problematica dell' "Esserci" e afferma che: L' uomo  è "Dasein"  ➡ ovvero è un' essere gettato in una situazione determinata che non ha scelto ma è anche poter essere  ➡ cioè la capacità si trascende la contingenza; L' uomo si caratterizza come essere-mondo  ➡ è costitutivamente aperto a un mondo di cose e significati; Il mondo si presenta all'uomo come una totalità di strumenti  ➡ infatti  le cose assumono senso solo in riferimento alla progettualità umana: I modi d'essere fondamentali dell'esserci in rapporto al mondo sono: - La comprensione:  ogni ente viene colto alla luce di un contesto più ampio  ➡ risulta plasmato e modificato da ogni atto interpretativo = ovvero un circolo ermeneutico. - La cura:  il soggetto si occupa delle cose degli altri secondo due modalità: 1. L' esistenza inautentica  ➡ implica l' adesione acritica e spontan...

Husserl: il pensiero della crisi e il metodo fenomenologico

 Il pensiero della crisi: Husserl denuncia la perdita del significato della scienza in quanto: La scienza è diventata una mera scienza di fatti  e non è in grado di dare risposte alle domande fondamentali dell'esistenza. Successivamente il filosofo afferma che la scienza abbia elaborato una coscienza astratta e matematica della natura ➡ ha sovrapposto un'insieme di idealità astratte alla concreta esperienza vissuta. ↳ pertanto occorre una filosofia che ricopra il senso perduto delle cose in rapporto alla soggettività. Il metodo fenomenologico: Il metodo fenomenologico di Husserl si basa sull' epochè  ➡ ovvero la sospensione della fiducia nella presunta oggettività del mondo. ↳ L'epochè   consente di ritrovare la base originaria e precategoriale della conoscenza ovvero la dimensione dell'intenzionalità  ➡ la quale presenta una correlazione tra: Una polarità soggettiva  (noèsi): ovvero gli atti di coscienza; Una polarità oggettiva  (noèma): le...

Kierkegaard: le possibilità e le scelte dell'esistenza

 Le possibilità e le scelte dell'esistenza: Kierkegaard affronta il tema della scelta definendola una decisione tra alternative opposte ed inconciliabili   ➡ comportando un' assunzione di responsabilità . Successivamente il filosofo individue tre stadi/fasi dell' esistenza: La vita estetica:  la quale è vissuta nell' istante e nella continua ricerca del piacere ( Don Giovanni e Johannes ) + implica la dispersione del soggetto + conduce alla noia e alla disperazione. La vita etica:  è caratterizzata dalla scelta e dalla responsabilità ( il marito ) + sottomissione alle regole della famiglia e della società + conduce alla percezione della propria inadeguatezza morale e al pentimento. La vita religiosa:  implica il "salto" della fede il quale però è "paradosso e scandalo" per la ragione umana ( Abramo ) + comporta un rapporto esclusivo tra individuo e Dio. Kierkegaard afferma che l'uomo è ex-esistenza   ➡   perché può trascendere la propr...

Bergson e l'essenza del tempo

  Bergson: L'essenza del tempo Bergson distingue il tempo in due tipologie: il tempo della scienza  ➡ ovvero la successione omogenea di istanti e corrisponde al tempo esteriore, misurabile e spazialistico; Il tempo della coscienza   ➡ ovvero, la durata, il flusso continuo che corrisponde al tempo interiore e qualitativo. Ma che cosa è la coscienza per Bergson?   ➡ Il filosofo identifica la coscienza con la memoria , dove in essa vengono distinti tre aspetti: Il ricordo puro : ovvero la pura durata spirituale; Il ricordo-immagine : ovvero l' atto  con cui il passato si concretizza nel presente  in visione dell'azione; La percezione : è la facoltà  che ci lega al mondo esterno  e seleziona i dati utili alla vita concreta; Il filosofo afferma anche lo slancio vitale sia all'origine della vita biologica e spirituale. Successivamente Bergson sostiene l'esistenza di due tipi di conoscenza :  Quella intellettiva   ed esterna  ➡ ...

La teoria della sessualità (Freud)

 La teoria della sessualità Secondo Freud la sessualità : riguarda l' insieme delle pulsioni , ovvero della libido , che tendono alla conservazione al piacere; è indipendente rispetto all' oggetto ed alle finalità "normali" ; è già attiva nell'infanzia , infatti Freud definisce il bambino come un " perverso polimorfo " , il quale tende ad un piacere indipendente rispetto a genitalità e procreazione ; ↳ infatti  lo s viluppo psicosessuale infantile ha tre fasi: Fase orale Fase anale Fase genitale Ma a sua volta si distingue in:  - Fase fallica : ovvero la consapevolezza dei genitali e il complesso di Edipo (attrazione verso il genitore del sesso opposto e rivalità con il genitore dello stesso sesso).  - Fase genitale :  dove la zona erogena corrisponde alla zona dei genitali.  domande p.264: 1.   Freud sostiene che l'istinto sessuale è parte della nostra natura e svolge un ruolo importante nello sviluppo della personalità. Lo identifica com...